Scheda evento
Can Altay, Céline Condorelli, Josef Dabernig, Liu Ding, Petra Feriancova, Luca Frei, Falke Pisano, Marko Tadić
A cura di Marco Scotini
Mercoledì 29 novembre NABA (Dipartimento di Arti Visive) e FM Centro per l’Arte Contemporanea promuovono e organizzano presso la sala Carroponte del Centro di Via Piranesi un seminario internazionale dedicato alle pratiche artistiche che hanno fatto del display il proprio oggetto di riflessione e produzione. Dopo quindici anni dalla sua comparsa in NABA come piattaforma di dibattito curatoriale, il ciclo annuale di incontri Utopian Display riprende la propria attività con un format totalmente rinnovato.
É vero che l’uscita nel 1998 del libro miliare The Power of Display di Mary Anne Staniszewski ha segnato una svolta radicale nel campo dei Museum Studies, riportando in primo piano “i modi di presentazione”, in termini di rimosso o di amnesia dell’esposizione. Altrettanto vero è che The Power of Display (assieme ai contributi di Altshuler) disciplinava teoreticamente (riportandolo a strumento d’indagine) quello che in precedenza avevano messo a fuoco artisti come Group Material, Antoni Muntadas, Artist Placement Group, Brian O’Doherty, Daniel Buren e Marcel Broodthaers, tra gli altri. Di fatto, negli ultimi quindici anni è emersa tutta una nuova generazione artistica a scala internazionale che ha messo in discussione, problematizzato e innovato le tattiche e le condizioni dell’esposizione. Fino a far diventare lo stesso display (o i supporti dell’esposizione) l’oggetto della propria produzione.
Utopian Display: Props & Tools intende riunire alcuni degli esponenti principali di questa tendenza, cercando di farli dialogare assieme e articolare il discorso attorno ad esperienze concrete e a nodi speculativi: quali il rapporto attuale tra sistemi d’esposizione e forme di controllo o di empowerment, la relazione tra strutture di produzione e di presentazione, il retaggio della institutional critique sulla attuale generazione, ecc. Il seminario vuole essere anche l’occasione per analizzare i singoli approcci al tema e le esperienze singolari (o condivise) del mettere in mostra non solo i propri ma anche i manufatti degli altri. Può diventare il display uno strumento di lettura? Che genere di utopie ha raccolto nella storia? Qual è la sua relazione con la curatela? Con le forme di gerarchizzazione? Con i modi di discriminazione? Quali sono i regimi di visibilità e invisibilità che esso informa? Che cosa potrebbe mai essere un contro-display?
Provenienti da differenti esperienze e geografie (dalla Cina alla Turchia, dall’ex Est Europa al Brasile) gli artisti di Utopian Display si confronteranno sul più generale terreno delle politiche espositive delle biennali, dei quartieri museo e dell’esportazione dei brand museali, quali effetti della globalizzazione. Molti sono i contributi di questi artisti alla riflessione sulle tecniche d’esposizione, e ciò per anni è rimasto invisibile e inosservato diventa il dispositivo al centro della loro pratica.
Da Support Structure di Céline Condorelli al padiglione Sistemi Individuali di Josef Dabernig e Igor Zabel alla 50° Biennale di Venezia, dagli spazi di lettura di Luca Frei ai modelli per spazi socio-economico-politici di Can Altay, per citarne solo alcuni. Piuttosto che con le figure dei curatori, la ripresa di Utopian Display, dopo otto anni di interruzione, intende ripartire dalle più ampie ed estese componenti dell’exhibition making contemporaneo: il display, i pubblici, le forme comunicative, ecc.
ProgramMA
Convegno in Inglese con traduzione simultanea in Italiano
10.00 - Introduzione di Marco Scotini
modera Elvira Vannini
10.30 - Céline Condorelli - Making things public
11.00 - Luca Frei - We do not work alone
11.30 - Josef Dabernig - Exhibition display as a sculptural tool
12.00 - Petra Feriancova - I cannot help myself to manipulate my own work but I can do it for the others
12.30 – 13.15 Dibattito e domande
13.15 - 14.45 Pausa pranzo
modera Andris Brinkmanis
15.00 - Falke Pisano - Re-presentation and cultural reproduction
15.30 - Can Altay - Setting a setting
16.00 - Marko Tadić - A step back, closer to understanding
16.30 - Liu Ding - Exhibition as exhibition: a few thoughts on the Intertextuality between Artworks and Archival Materials in Exhibitions
17.00 - 18.00 Dibattito e domande
The Utopian Display Platform, ideato da Marco Scotini, Direttore del Dipartimento di Arti Visive di NABA, e Maurizio Bortolotti, nasce nel 2003. Dal 2003 al 2007 ha ospitato tra gli altri Catherine David, Carlos Basualdo, Roger M. Buergel, WHW, Vasif Kortun, Charles Esche, Hou Hanru, Maria Lind, Raimundas Malašauskas, Jens Hoffmann.